I principi di base di questa metodica si eseguono sul paziente con tre punti fermi:
1)Individualità:
Ogni persona ha la sua individualità e reagisce in modo diverso alle aggressioni.
2)Causalità:
Partendo dal sintomo è necessario trovare la causa.
3)Globalità:
Per eseguire il principio di causalità bisogna essere globali cioè (es.) Ogni persona crea dei meccanismi automatici di difesa ,per evitare il dolore,provocando effetti, quali contrazioni muscolari in tutto il corpo (la messa in tensione di tutti i muscoli che sono contratti e che quindi danno il dolore”sintomo”.
L’ R.P.G. agisce sulle cause che determinano i disequilibri morfologici secondo una visione globale della persona vista nella sua unitarietà. Si tratta di una vera e propria presa di coscienza di quello che il corpo è in grado di dirci relativamente alle forme ed alle condizioni di muscoli e articolazioni, individuando come le tensioni muscolari presenti in ognuno alternino la normale simmetria corporea. Attraverso movimenti precisi ed esercitando i muscoli “dimenticati” si lavorerà per restituire lunghezza, elasticità e benessere alla muscolatura contratta. Il paziente prende coscienza dell’organizzazione del propri movimenti e diviene arterfice del ripristino della sua postura ideale. Come si svolge una seduta? Ogni seduta si apre e si chiude con una valutazione della propria morfologia in diverse posture. Queste posture sono semplici posizioni con le quali il paziente apprende come poter riequilibrare, allineare e stirare lungo l’asse un corpo che, per ragioni diverse, devia. Il paziente potrà progressivamente mantenere la postura per tutta la durata di una seduta, 45/60- minuti, in un allineamento rigoroso; restituendo alla muscolatura la sua lunghezza fisiologica ed al corpo un nuovo schema di utilizzo delle proprie catene articolari con delle immagini motorie più giuste. Il terapista accompagna, aiuta e modella; fornisce degli appoggi, fa manovre rilassanti, opera insieme al paziente. Il trattamento è individuale.
Viene applicata per:
• Anomalie strutturali, quali scoliosi, iperlordosi, ipercifosi, ginocchia vare o valghe, piedi piatti o cavi.
• Anomalie articolari cervicali, dorsali o lombari.
• Anomalie respiratorie che riguardino l’escursione toracica, diaframmatica, la frequenza ed il ritmo ventilatorio.
• Limitazioni funzionali post – traumatiche e post – operatorie.
• Patologie dello sport, agonistico e non.