Dott. Riccardo Alessi, Osteopata e Fisioterapista presso il Centro Medico e Fisioterapico EOS di Roma San Giovanni.
Laureato in fisioterapia presso il Gemelli di Roma, dopo aver conseguito la
laurea specialistica magistrale in scienze riabilitative delle professioni sanitarie ( fisioterapia) continua il suo percorso presso la scuola di Osteopatia C.E.R.D.O. di Roma per cercare di rendere l’intervento sulla salute dei pazienti sempre più specifico e mirato alla gestione e risoluzione della vera causa della problematica cosi da determinare una guarigione stabile e quindi anche migliorare il loro stato di salute.
Che cos’è l’osteopatia?
Secondo l’European Federation of Osteopaths (EFO) e il Forum for Osteopathic Regulation in Europe (FORE), la medicina osteopatica è una professione sanitaria di primo contatto che diagnostica e tratta le disfunzioni della mobilità dei tessuti corporei che influiscono sullo stato di salute. La medicina osteopatica promuove la salute e aiuta il recupero e la prevenzione dei sintomi ricorrenti, attraverso il suo trattamento non chirurgico e senza farmaci.
La pratica dell’osteopatia utilizza le attuali conoscenze mediche e scientifiche per applicare i principi dell’osteopatia alla cura del paziente. La plausibilità scientifica e i risultati basati sull’evidenza hanno un’alta priorità nel trattamento dei pazienti e nella gestione dei casi. L’osteopatia offre un’ampia gamma di approcci per il mantenimento della salute e la gestione delle malattie.
Abbraccia il concetto di unità tra struttura (anatomia) e funzione (fisiologia) dell’individuo; per questo l’osteopatia è un sistema di cura incentrato sulla salute del paziente, piuttosto che sulla malattia.
L’osteopatia si basa sui seguenti principi:
– Il corpo possiede meccanismi di autoregolazione che sono di natura auto-guaritiva.
– Struttura e funzione sono interrelate tra loro e a tutti i livelli.
– L’essere umano è un’unità dinamica di funzioni, il cui stato di salute è influenzato dal corpo e dalla mente.
– Il razionale del trattamento osteopatico si basa sul rispetto di questi principi.
Il trattamento osteopatico è stato sviluppato come un mezzo per facilitare i normali meccanismi di autoregolazione/autoguarigione del corpo ovvero la sua omeostasi, intervenendo sulle aree di restrizione tissutale, espressione di stress o disfunzione che possono ostacolare i normali meccanismi neurali, vascolari e biochimici del corpo.
Il gruppo ECOP (Educational Council on Osteopathic Principles dell’American Association of Colleges of Osteopathic Medicine – AACOM) ha combinato le principali finalità biologiche del corpo umano in cinque funzioni di base integrate e coordinate tra loro che sono:
1. Postura e movimento, compresa l’affidabilità strutturale e affidabilità biomeccanica
2. Fattori respiratori e circolatori cellulari.
3. Processi metabolici di tutti i tipi, compresi i processi biochimici endocrino-mediati, immunoregolatori e i processi biochimici legati alla nutrizione
4. Integrazione neurologica, compresi i processi centrali, periferici, autonomici, neuroendocrino, neurocircolatorio e le loro relazioni di riflesso.
5. Elementi psicosociali, culturali, comportamentali e spirituali.
Questi sono così diventati dei modelli di riferimento da utilizzare come guida nel trattamento del paziente. L’obiettivo del trattamento sarà proprio trovare una corretta combinazione tra questi e modificarla in base alla diagnosi differenziale del paziente, alle co-morbilità e agli altri regimi terapeutici.
Indicazioni generali al trattamento osteopatico
Il trattamento osteopatico prevede un’attenta valutazione palpatoria manuale della capacità di movimento o di mobilità delle varie strutture del corpo umano appartenenti alla sfera muscolo-scheletrica, viscerale e cranio-sacrale. Compito del professionista sarà poi quello di trovare una sintesi delle disfunzioni trovate, inserendole nel quadro di salute generale del paziente.
Le principali ambiti di intervento osteopatico sono:
– Muscolo-scheletrico: alterazione della funzione di strutture ossee, legamentose, muscolari e connettivali facenti parte del complesso sistema muscolo-scheletrico, le quali rappresentano i più frequenti motivi di consulto di un trattamento osteopatico. Dolori colonna vertebrale, sciatiche, lombalgie acute e croniche recidivanti, dorsalgie, nevralgie intercostali, cervicalgie, cervicobrachialgie, scoliosi.
– Viscerale, in quanto anche i visceri possiedono una loro mobilità rappresentata principalmente dalla capacità di muoversi sotto la spinta del muscolo diaframmatico, ma possiedono anche una capacità intrinseca di movimento (peristalsi). I loro movimenti quindi dipendono da strutture fasciali e muscolari adiacenti che utilizziamo come mezzo per riprestinare una mobilità viscerale. Gastrite, colite, cistite, coliche epatiche, cattiva funzionalità digestiva, alterazione ciclo mestruale, possono trovare indicazione e aiuto da un osteopata.
– Cranio-Sacrale, riguarda la capacità di movimento delle strutture meningee che collegano la scatola cranica con l’osso sacro, la cui libertà di movimento è una componente della salute del paziente. Indicazioni quali: emicranie, cefalee, nevralgie trigeminali, alterazioni di carattere odontoiatrico quali “click” mandibolari, algie dell’articolazione temporo-mandibolare, vertigini.
Controindicazioni al trattamento
Si considerano controindicazioni al trattamento osteopatico tutte quelle condizioni mediche acute e di urgenza che richiedono personale e strutture competenti per l’assistenza.
Inoltre rappresentano una controindicazione assoluta tutte le lesioni anatomiche gravi.
In generale una condizione medica patologica va sempre affrontata e sostenuta con specialisti, l’osteopatia può essere a supporto ma non diventa più una scelta prioritaria.